Con l'Ordinanza nr.20015/2018 la Corte di Cassazione ha riconosciuto anche ai docenti supplenti brevi e saltuari il diritto a percepire la “Retribuzione Professionale Docenti”, la cui corresponsione ad oggi viene riservata, invece, ai soli titolari di contratto a tempo indeterminato e determinato di durata annuale o fino al termine delle attività didattiche.

La Corte di Cassazione ha di fatto confermato il principio della piena equiparazione tra lavoratori tempo determinato e indeterminato ai fini del diritto all’intero assegno tabellare, compresi quindi la Retribuzione Professionale Docenti per il personale docente e il Compenso Individuale Accessorio per il personale ATA.

La pronuncia della Corte di Cassazione è efficace esclusivamente per le parti in causa, non essendo possibile un'automatica estensione del giudicato “erga omnes”.

Di conseguenza, I SUPPLENTI BREVI E SALTUARI per vedersi riconosciuto il diritto alla RPD e alla CIA devono attivare uno specifico ricorso individuale innanzi il Giudice del Lavoro territorialmente competente.

Al fine di garantire il pieno riconoscimento del beneficio economico, che, ricordiamo,  si prescrive nel limite di 5 anni, consigliamo agli interessati di interrompere tale prescrizione inviando al Ministero dell’Istruzione apposita diffida.

Gli interessati possono rivolgersi al nostro studio legale: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.