"Linee pedagogiche 0-6" e “attività concernenti il periodo di formazione e di prova”.

Nell'adunanza plenaria svoltasi ieri, 13 ottobre, in modalità telematica nel rispetto delle misure governative concernenti l'emergenza sanitaria, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) ha espresso, con voto unanime, due pareri... CONTINUA

- sullo schema di decreto del Ministro dell’istruzione recante «Adozione delle “Linee pedagogiche per il sistema integrato zero-sei” di cui all’articolo 10, comma 4, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65»;

- sullo schema di decreto del Ministro dell’istruzione recante «Attività formative, procedure, criteri di verifica degli standard professionali, modalità di verifica in itinere e finale incluse l'osservazione sul campo, struttura del bilancio delle competenze e del portfolio professionale, nell'ambito del periodo di formazione e di prova, ai sensi dell’articolo 59, comma 12 del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73 convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106».

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Il CSPI, nella premessa del primo parere,

- apprezza l’elevato spessore culturale delle specifiche “Linee pedagogiche”, che delineano la cornice in cui il sistema si colloca: l’insistenza sulla “continuità educativa”, la proposta di costituzione di Poli per l’infanzia e di forme di coordinamento pedagogico e l’accento sull’importanza della formazione in servizio rappresentano infatti strumenti indispensabili per la costruzione di un sistema capace di sviluppare tutte le potenzialità presenti sul territorio, di crescere in modo unitario, di diffondersi in modo equilibrato e di procedere ad una continua qualificazione dei servizi educativi e della scuola dell’infanzia;

- apprezza la volontà dell’Amministrazione di integrare i due segmenti con il rispetto del profilo specifico di entrambi con la definizione chiara dell’importanza della fascia scolastica pre-obbligatoria da sempre, ma a torto, considerata ancillare rispetto alla scuola dell’obbligo;

- rileva che l’implementazione di quanto previsto dalle “Linee pedagogiche” possa avvenire solo a seguito dell’attivazione del servizio educativo 0-3 anni e della scuola dell’infanzia in tutto il territorio nazionale attraverso investimenti ordinari e straordinari;

- auspica l’impegno coordinato a tutti i diversi livelli istituzionali per la definizione delle priorità di intervento e degli obiettivi da raggiungere a partire dai contesti più svantaggiati, in una logica di sussidiarietà;

- sottolinea, elencandoli, vari elementi dirimenti per dare attuazione ad un progetto educativo unitario attraverso lo “scioglimento di nodi” attinenti aspetti sociali, culturali, economici, giuridici e istituzionali non di poco conto e non risolti dal Decreto Legislativo 65/2017;

- auspica la definizione di una norma-quadro nazionale condivisa dalle Regioni e dagli EE.LL. che governi il segmento 0-3, e più in generale tutto lo 0-6, sulla base di norme uniformi su tutto il territorio nazionale, in analogia a quanto già avviene per la scuola dell’infanzia non statale con la legge 62/2000;

- apprezza il richiamo al rispetto dei CCNL di settore (istruzione e educazione) come uno degli indicatori di garanzia dei diritti uguali per tutti, strumento di funzionalità per l’intero sistema e consolidamento della coesione sociale.

Dopo l’ampia premessa, il CSPI avanza precise osservazioni e puntuali richieste in relazione al testo dello schema di decreto esaminato.