I sindacati chiedono formalmente l'attivazione del confronto col Ministero.
Martedì 9 novembre si è svolto l’incontro con la Direzione Generale del Personale per l’informativa sul Decreto Interministeriale con cui sono determinate le disponibilità rispetto alle quali il Ministero dell’Istruzione si appresta a bandire un nuovo concorso per docenti delle discipline cosiddette STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics). Al termine dell'incontro le organizzazioni sindacali hanno preannunciato la richiesta di attivazione del confronto ai sensi dell'articolo 22 del CCNL, richiesta che è stata successivamente inviata unitariamente al Ministero.
Il decreto oggetto dell’informativa e la correlata procedura concorsuale sono previsti dal comma 18 dell'articolo 59 del decreto legge 73/2021 (cosiddetto "Sostegni bis"). Come è noto, le disposizioni del DL 73 hanno regolato le diverse modalità con cui si sono svolte le nomine in ruolo la scorsa estate. Oltre che dalle GAE e dalle graduatorie di merito dei concorsi ordinari e straordinari, compreso il concorso STEM, l'articolo 59 del DL 73 ha previsto l'assunzione anche dalle GPS di I fascia; al comma 9 bis, introdotto in sede di conversione in legge, è prevista un’ulteriore procedura per i precari di II fascia da bandire sui posti residuati dopo le nomine in ruolo.
Ad avviso del Ministero, la procedura straordinaria di cui al comma 9 bis non troverebbe applicazione per le classi di concorso STEM: conseguentemente, tutti i posti ancora vacanti - pari a 6.333 - sarebbero da destinare al nuovo concorso ordinario.
La CISL Scuola, insieme alle altre organizzazioni, sostiene invece che il comma 9 bis debba trovare applicazione anche per le discipline STEM; ciò consentirebbe ai precari con tre anni di servizio e non abilitati di poter contare, come tutti gli altri, su un corso concorso riservato da attivarsi entro il 31 dicembre che permetterebbe, al termine del periodo di formazione, l'assunzione in ruolo da settembre 2022.
Tra i posti che il Ministero conteggia ai fini del nuovo concorso STEM ci sono anche quelli non coperti a seguito di rinuncia all’assunzione dalle graduatorie del primo concorso, per il quale ci sono aspiranti che hanno superato le prove senza tuttavia rientrare nelle graduatorie di merito. Da qui la richiesta della CISL Scuola di integrare le graduatorie di merito con un numero di idonei pari ai posti residuati, in modo da coprire integralmente quelli messi a bando; il Ministero per parte sua ritiene che si tratti di una soluzione non praticabile senza uno specifico intervento di natura legislativa.
Considerato che le assunzioni in ruolo, pur con un miglior andamento rispetto all’anno precedente, hanno coperto meno del 50% dei posti autorizzati, appare francamente priva di plausibili ragioni l’opposizione del Ministero alle richiesta della CISL Scuola e degli altri sindacati, mentre trova conferma la sostanziale inefficacia delle scelte fatte negli ultimi anni, da governi e maggioranze di segno diverso, in materia di reclutamento. Tutto ciò dimostra ancora una volta come occorra urgentemente definire con caratteri di stabilità e organicità un sistema di reclutamento che, attraverso la disponibilità di procedure abilitanti e valorizzando anche l’esperienza professionale maturata sul campo, assicuri una costante copertura dei posti disponibili, garantendo continuità didattica e stabilità del lavoro.