Gissi, la relazione tecnica alla legge di bilancio denota enorme lontananza dalla realtà scolastica
«L’incremento del Fun è motivato nella Relazione Illustrativa al disegno di legge di bilancio, con la complessità delle responsabilità attribuite ai dirigenti. Leggere il lungo elenco dei compiti attribuiti alla dirigenza sarebbe stato di per sé più che sufficiente per spiegare le ragioni dell’intervento. Desta invece molta, molta sorpresa la descrizione delle difficoltà in campo amministrativo, per il tono e per la sostanza.
In primo luogo, il testo è scritto in modo maldestro e si presta ad una interpretazione divisiva.
In definitiva, se si voleva dire che tra il personale dell’istituzione scolastica non c’è un responsabile dell’ufficio legale, lo si poteva scrivere in modo molto differente piuttosto che richiamare difficoltà di supporto sul piano giuridico da parte dell’apparato amministrativo posto alle dipendenze del Dirigente scolastico.
La formulazione appare poco rispettosa dell’impegno dei Dsga e degli uffici amministravi che lavorano spesso in condizioni estremamente difficili, sembra voler dividere, mettere gli uni contro gli altri. Forse per giustificare la pochezza delle risorse dedicate all’Istruzione serviva un divide et impera?.
In secondo luogo, il testo della Relazione Illustrativa è una vera e propria autodenuncia della inconsistenza delle politiche di reclutamento di questi ultimi decenni e della mancanza di cura e di attenzione verso la scuola e particolarmente verso il personale ATA. Il richiamo all’elevato numero di posti vacanti di DSGA, il numero di Assistenti amministrativi insufficiente per il carico di lavoro da smaltire, la mancata attivazione della procedura di stabilizzazione degli assistenti amministrativi facenti funzione con 36 mesi nel profilo Dsga, l’eliminazione del vincolo alle assunzioni limitate assurdamente al solo turn-over, l’assenza di azioni di formazione specifica, ha il sapore di una vera e propria autodenuncia.
Ci si accorge solo ora che gli uffici amministrativi sono fondamentali per il funzionamento delle Istituzioni scolastiche?
Si riconosce dunque – ed ai massimi livelli di politica finanziaria, quindi bel oltre i confini ministeriali – che manca il personale nell’organico, si riconosce che alle Istituzioni scolastiche sono attribuiti continuamente compiti e responsabilità che sarebbero di competenza di altre amministrazioni.
È dunque tempo di intervenire e di far seguire alla rilevazione dei problemi, almeno per una volta, le soluzioni. Piuttosto che esprimersi con così poca attenzione e chiarezza, sarebbe urgente rimediare ai guasti denunciati che certo evidentemente non sono responsabilità né dei Dsga in servizio né degli Assistenti amministrativi, che anzi condividono le stesse difficoltà dei dirigenti scolastici, facendosi carico di un peso burocratico insostenibile».