I dirigenti scolastici meritano appoggio e solidarietà, non accuse infondate
A seguito della pubblicazione, su "Il Messaggero" di oggi, di un articolo intitolato "L'inerzia dei presidi che ritardano la Dad con i positivi in classe", la segeretaria generale della CISL Scuola, Maddalena Gissi, ha inviato al direttore della testata la lettera che di seguito e in allegato si riporta:
Il servizio che Il Messaggero pubblica oggi sui problemi causati dalla diffusione dei contagi nelle scuole sorprende e sconcerta. La gestione delle attività scolastiche in tempo di pandemia è oltre modo complessa, ancor più se si assume come obiettivo quello di garantire per quanto più possibile un’attività in presenza il cui venir meno si è tradotto in molti casi in una grave deprivazione del diritto allo studio a danno soprattutto delle fasce sociali più deboli. Un obiettivo da molti condiviso ed esplicitamente dichiarato dallo stesso Governo e dal ministro dell’Istruzione in ripetute esternazioni.
Dovrebbe essere chiaro a tutti che l’entità della cosiddetta quarta ondata, per gli aspetti che la connotano (rapidità, facilità di trasmissione ed estensione dei contagi), sta mettendo a dura prova non solo la possibilità di un suo contenimento, ma anche soltanto di un efficace tracciamento dei casi, mentre il diminuire dell’età dei soggetti più facilmente colpiti dal virus finisce per fare della scuola un vero e proprio epicentro delle infezioni. In un contesto che non si esagera a definire drammatico, nel quale sarebbe doveroso uno sforzo massimo di coesione e di alleanza contro un nemico comune, l’ultima cosa che ci si aspetterebbe è di vedere un dirigente di una ASL, chiamato a svolgere in questa vera e propria battaglia un ruolo di primo piano, lanciare accuse ad altri soggetti altrettanto oberati di problemi difficilissimi da gestire, i dirigenti scolastici, sui quali si tenta inopinatamente di scaricare le proprie responsabilità, mostrando peraltro di ignorarne del tutto una fatica quotidiana giunta ormai a livelli difficilmente sopportabili.
Spiace che una così importante testata giornalistica non solo si faccia portavoce acritica di accuse totalmente infondate, ma offra loro come cassa di risonanza una titolazione a dir poco offensiva. Nel servizio, così come impostato, si finisce peraltro per oscurare del tutto il valore e il significato della testimonianza di una dirigente scolastica, riportata in un riquadro, evidentemente ignara di quanto affermato nei virgolettati di un anonimo dirigente di ASL, cui vien data ben altra enfasi.
Riteniamo quello di oggi un pessimo servizio ai dirigenti scolastici, alla scuola - che meriterebbe ben altra attenzione per le difficoltà in cui si dibatte -, ma anche alla correttezza dell’informazione.
Roma, 19 gennaio 2022